1 dicembre 2010

Portali del commercio: se shopping e network s’incontrano

Parlare di siti web sembra ormai argomento arcaico, ma troppo spesso gli addetti ai lavori dimenticano che una grande parte delle pmi non hanno ancora raggiunto la piena conoscenza di questo tipo di canale e, anzi, si muovono disorientati tra le mille proposte di realizzazione di siti che puntano ora sull’elemento prezzo, ora sulla scenograficità dell’aspetto.

Se in Italia si assiste ancora a diverse resistenze ad accettare il web come uno degli strumenti principali per la veicolazione per lo storytelling di un’azienda, di un prodotto per non parlare delle forme di conversazione tra azienda e consumatori, ancora di più questa tesi posso affermarla con certezza per il settore dove quotidianamente ho contatti e relazioni: il piccolo commercio.

Shopping a Castel Maggiore

I commercianti, infatti, sono piuttosto restii a pensare che il canale web sia indicato per potenziare e incrementare il bacino di influenza della propria attività, per raccontarsi e raccontare la propria storia e la propria esperienza.

Termini come geomarketing e social media applicati ai singoli negozi sono ancora un miraggio per pochi e, aspetto non secondario, non c’è ancora un metodo unico e coordinato per promuoversi con risultati tangibili.

Noi ci stiamo provando in tre comuni della provincia di Bologna: nel 2007 è nato Castel Maggiore Shopping, che riunisce ben 130 tra negozi e artigiani riuniti insieme sotto un unico brand e coordinati per ciò che riguarda la comunicazione integrata e le azioni di marketing diretto. Nel 2009 siamo riusciti a coinvolgere anche gli studenti dell’Istituto Keynes di Castel Maggiore per realizzazione di un blog studentesco che attivamente coinvolgesse i commercianti e svolgesse il ruolo di redazione del portale.Persiceto in shopping

Sempre nel 2009 è stata la volta di Persiceto in Shopping, che coinvolge attivamente i commercianti di San Giovanni in Persiceto e realizza diverse manifestazioni, che hanno ampio successo realizzate in collaborazione con l’attivissima Proloco cittadina. Ai commercianti abbiamo dato supporto informatico, realizzato locandine e vetrofanie per identificare i negozi aderenti, attivato la pagina di Facebook che quotidianamente è la via privilegiata per comunicare eventi, concorsi, foto dei singoli prodotti in vendita ecc.

Ora, con i commercianti della Valle dell’Idice, composta da San Lazzaro di Savena, Castenaso e Ozzano Emilia, nascerà Valle dell’Idice Shopping (di cui qui vedete in anteprima il logo), progetto ancor più ambizioso perché vuole riunire non solo i commercianti di un singolo territorio, ma tutti i negozianti dei tre comuni della pianura bolognese.

Valle dell'Idice Shopping

Sono progetti piuttosto complessi, soprattutto per ciò che riguarda il coordinamento interno di tutti i commercianti che partecipano al portale.

I comitati degli operatori sono spesso composti da commercianti volenterosi e dinamici che hanno la funzione di referenti per le informazioni riguardanti gli eventi e le manifestazioni che si svolgono nel comune (nel caso di san lazzaro e castel maggiore sono direttamente le istituzioni stesse che ci informano tempestivamente degli eventi che si realizzano in città, sia quelli a scopo commerciale che non).

Infine ogni commerciante ha uno spazio a sua completa disposizione dove poter inserire volantini promozionali, immagini e ulteriori informazioni per caratterizzare il proprio spazio sul portale.

Ma quali sono gli ingredienti affinché questi portali siano ben di più delle Yellow pages di un territorio? A mio parere gli elementi di successo sono tre:

1. Un comitato degli operatori veramente coeso e disposto a promuovere l’interezza e l’attrattività di tutto il territorio cittadino invece che la singola attività, con la convinzione cioè che la compartecipazione fortifica il territorio nel suo insieme, aumenta la risonanza in un’ottica multicanale e diventa la vera forza di ogni singola attività commerciale;

2. Un’associazione di categoria dinamica che colga in maniera tempestiva le opportunità che i nuovi media mettono a disposizione e li metta a disposizione dei commercianti in un pacchetto di servizi che sia veramente di supporto all’attività di ogni singolo associato;

3. Un’istituzione cittadina che partecipa attivamente al progetto e parallelamente ad esso organizza manifestazioni ed eventi che contribuiscano a vivacizzare l’area e arricchiscano di proposte culturali e non il proprio territorio.

Senza questi tre requisiti ogni iniziativa, per quanto dotata di mezzi tecnologici avanzati, è destinata a costruire “scatole vuote”, che deludono il cliente e il commerciante e di sicuro non aggiungono niente ai singoli siti web degli operatori commerciali.

Ci piacerebbe proseguire il discorso in uno dei prossimi post, magari raccontandovi il rapporto tra i commercianti e i social network. Oppure aspettiamo i vostri commenti per capire quali argomenti vorreste trattare intorno a questo tema.

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