8 gennaio 2010

Shopping online delle vacanze


Il commercio pare in ripresa, si avverte una ventata di ottimismo nei confronti della crescita dei consumi, le lunghe file sulle tangenziali e i raccordi in vista degli outlet (Valmontone e Serravalle Scrivia su tutti, ma anche Barberino di Mugello) lasciano presagire che le nebbie del paventato affossamento dello shopping si stiano diradando. In attesa di conferme a questi segnali positivi vediamo com' è andato un altro canale di vendita: lo shopping online durante le vacanze natalizie.

Se negli Stati Uniti il mercato degli acquisti online è cresciuto quest’anno del 5,4% rispetto al 2008, per un business complessivo di 30 miliardi di dollari (escluso l'eTicketing), questo dato ci mostra una crescita molto considerevole se posta a confronto con la crisi economica e con il -5,7% del 2008.

Il Rapporto di eMarketer Online holiday shopping preview mostra il mercato del B2C nella sua continua crescita, sia negli USA, sia in Gran Bretagna, accompagnato da nuove strategie di marketing ideate dai retailer per aumentare le vendite.

Un'altra fonte, ComScore, facendo il confronto con lo stesso periodo del 2008 le vendite online sono cresciute del 4% dall'inizio di novembre fino al 18 dicembre, raggiungendo i 24,8 miliardi, secondo quanto emerso dalle rilevazioni.

Vero cuore strategico della vendita online sono le tecniche di promozione dei prodotti via email e gli strumenti del tagging ragionato per attirare il maggior traffico possibile verso i relativi siti web.


E in Italia? L'Osservatorio sull'e-commerce di Netcomm e della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato nel 2009 un aumento del 17% del numero degli ordini on line, effettuati da 8 milioni di italiani. Il dato può apparire entusiastico ma un'altra fonte, l'Osservatorio B2C del Politecnico di Torino ci parla di un più prudenziale +13% per l'intero comparto (e di 6 milioni di utenti che effettuano acquisti online), in particolare +50% per l'abbigliamento, +17% per editoria e audiovisivi e 10% per il turismo.

Ma quali consigli per l'e-commerce efficace in termini di servizio, usabilità del web, ricchezza di informazioni e comunicazioni al cliente?

Per prima cosa il "decalogo" dello smart shopping online riguarda la conferma dell'autenticità del venditore. È sempre consigliabile che il compratore ricerchi in modo indipendente il venditore. Un venditore il cui profilo del sito è completa di tutte le informazioni per reperirlo fisicamente (indirizzo e numero di telefono) è più affidabile. Inoltre, diventa strategico gestire la propria reputazione su Internet, perchè se i giudizi dei clienti sono sfavorevoli, il prodotto può non valere la pena di essere acquistato.

I portali per l'acquisto online in lingua italiana si sono moltiplicati nel tempo: se fino a qualche anno fa solo Ciao e Kelkoo erano i portali di riferimento, ora anche le griffe dell'Alta moda si sono riposizionate come e-sellers: basta dare un'occhiata al D&G online store oppure a quello di firme storiche come Pucci, o alla online boutique di YSL.

E' il segnale che questo canale promette molto bene, anche per prodotti solitamente considerati da "toccare con mano".